Chiusa - apparentemente - la parentesi del ritorno di Brock Lesnar in UFC, "The Beast" fa il suo ritorno in quel di Money in the Bank, conquista la valigetta in classico stile comparsata e, assieme a Paul Heyman, è nuovamente pronto a seminare terrore nella WWE e proteste nel "WWE Universe" (che brutto termine...).
Ed è proprio del rapporto fra Brock Lesnar e i fan che andremo ad occuparci, perché Lesnar è ritenuto un part time wrestler, uno che appare quando e se gli fa comodo, uno che - soprattutto - non difende mai la cintura (quando ce l'ha). SCANDALO!
No, non è uno scandalo, quanto piuttosto un pregio. Sì, Brock Lesnar è strapagato, ma ad esempio nessuno ha mai detto niente dei vari milioni di dollari intascati da Undertaker negli ultimi anni solo per presenziare a WrestleMania. Nessuno, non i fan, non i wrestler stessi, non un editorialista, NESSUNO. E allora bisognerebbe ripetere quanto detto qualche giorno fa, parlando proprio di Undertaker e dei doveri di un wrestler che, volenti o meno, alla fine fanno un lavoro e che, proprio come in tutti i lavori, ci sarà sempre chi guadagna infinitamente più di te malgrado un impegno uguale o addirittura minore. Da questo punto di vista nessuno può giudicare, o meglio, lo possiamo fare ma alla fine non cambia niente e le scelte rimarranno sempre quelle dei piani alti. Il mondo perfetto, mettiamocelo in testa, non esiste.
Quello che però possiamo giudicare è l'aspetto mediatico, ovvero tutto quello che ne consegue a livello di interesse televisivo e della stampa. Ecco, se qualcuno pensa che difendere una cintura 5 volte al mese fregiandosi del titolo di "fighting champion" sia positivo, beh, si sbaglia. E si sbaglia semplicemente perché nel wrestling, sport predeterminato, è fondamentale il fattore credibilità e la credibilità non la puoi portare avanti con un Kofi Kingston che passa da Mid Carder a campione invincibile, settimana dopo settimana, nel giro di un mese.
Quante volte ha già difeso il titolo il nostro Kofi? E quante volte avete pensato che c'era la possibilità che perdesse la cintura se non ZERO? E allora a cosa serve difendere la cintura tutte le settimane con un incontro buttato lì, senza una minima costruzione, senza un minimo di storyline?
Se c'è una singola cosa che la WWE ha fatto divinamente in questi ultimi 20 anni (sì, VENTI), è proprio la costruzione del personaggio di Brock Lesnar, odiato o amato non importa, con la sua aurea di imbattibilità: il conquistatore della Streak di Undertaker, la bestia, l'indiscusso campione che tutti vogliono battere e che tutti vogliono veder battere, l'unico che abbia dato credibilità alla cintura che aveva e al ruolo di campione, proprio come in uno sport... VERO! Uno sport per il quale non sei campione per caso o per una decisione di booking.
Questo vi da fastidio? Può essere, liberi di preferire sentir cantilenare Seth Rollins tutte le settimane o di vedere i New Day disseminare pancakes sul ring, intanto però i ratings parlano e di Kofi Kingston e dei suoi pancakes, le maggiori testate sportive se ne infischiano... Che vi piaccia o meno, Brock Lesnar è uno che fa parlare, fa parlare ESPN, fa parlare la CBS, fa parlare la stampa sportiva che invece generalmente ignora il wrestling. E fa parlare perchè, proprio come Ronda Rousey, Brock Lesnar è un personaggio di interesse mondiale che va al di là delle "4 mura" domestiche della WWE e il suo "star-power" vale 100 volte di più di qualsiasi altro wrestler.
Concludendo, se credete, magari anche giustamente, che le presenze saltuarie di Brock Lesnar creino un certo disinteresse... Beh, la colpa non è di Brock Lesnar. La colpa è della WWE che non riesce a catalizzare l'attenzione sul proprio prodotto che non sia "titolo centrica". Ai tempi dell'era Attitude, ben poco importava del titolo, semplicemente perché gli show erano pieni di molto altro da vedere, grazie a segmenti backstage e feud come vero focus degli show settimanali. Questo manca oggi, manca da anni, questo è il vero problema del wrestling moderno made in WWE. E onestamente qualcosina si sta muovendo in questa direzione nelle ultime settimane, ma è anche vero che qualcosina si era mosso pure prima di WrestleMania per poi risprofondare nella noia più totale.
C'è solo da sperare che la competizione con la AEW sia tale e che in WWE capiscano che non basta avere milioni di fan sui social media per portare avanti un prodotto televisivo che poi, quegli stessi milioni di fan, ignorano...
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