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lunedì 19 agosto 2019

Triplemanìa, la lucha libre nel suo massimo splendore

Un paio di settimane fa vi dicevo come questa estate di wrestling non mi stesse per nulla coinvolgendo e, tutto sommato, anche NXT TakeOver e SummerSlam, pur godibilissimi, non mi hanno fatto certo gridare al miracolo.

Eppure c'è un evento che in questa afosa estate mi ha davvero impressionato e lasciato un ottimo ricordo, vale a dire l'evento dell'anno più importante della AAA: Triplemanìa XXVII. Premetto che non guardo abitualmente la AAA, quindi non sono a conoscenza di tutti i personaggi e le rivalità, ma, nell'epoca del wrestling globalizzato, si finiscono per conoscere almeno gli atleti principali di tutte le federazioni. Devo dire poi che è stata del tutto azzeccata la collaborazione per questo evento con la AEW ed Impact Wrestling, che anzi ne escono assolutamente galvanizzate. E sappiamo bene quanto una compagnia appena nata come l'All Elite Wrestling abbia bisogno come il pane di ottenere più visibilità possibile in ogni parte del globo.
E così tutti gli otto incontri, compreso quello disputato tra le nuove leve della AAA durante il kick off, sono risultati ben combattuti (ma questo è un classico della lucha libre messicana), ma anche con una buona psicologia (e ciò non è affatto scontato da quelle parti), portando in visibilio il pubblico dell'Arena Ciudad de Mexìco.
In particolare ho gradito tutti gli ultimi cinque match (e quando si va in crescendo è sempre una bella cosa per un ppv). Pagano ha vinto un match a 15 uomini per aggiuficarsi la Copa Triplamanìa, ma il match verrà ricordato per averci fatto rivivere nel 2019 la storica rivalità (una volta anche nella vita reale) tra Konnan e Vampiro. In particolare ho trovato irresistibile Konnan in versione sostenitore di Trump, allo scopo di far impazzire il pubblico.
Poi abbiamo avuto un match a sette per il vacante titolo femminile, che viene vinto da una sempre più dominante Tessa Blanchard, a mio avviso attualmemte la miglior lottatrice del mondo. Ed è sempre bello vederla rivaleggiare con Taya.
Il successivo match trios ha visto l'esordio nel mondo della lucha libre dell'ex campione UFC Cain Velasquez, il quale, in un dream team con Psycho Clown (forse il luchador più amato in assoluto) e Cody Rhodes, esce vincitore dallo scontro con il team di Texano Jr., Taurus & Killer Kross. E credo che per l'innato carisma del fighter sentiremo spesso parlare di Velasquez in futuro nel mondo del wrestling.
Assistiamo poi all'ennesimo capitolo della faida tra i Lucha Bros. & Laredo Kid e Kenny Omega & The Young Bucks, con gli atleti locali che si prendono la rivincita nei confronti dell'Elite dell'AEW, vincitrice del confornto in terra statunitense
Il main event poi ci regala il culmine di una rivalità storica della lucha libre, vale a dire il confronto tra Blue Demon Jr. e Dr. Wagner Jr. Il primo metteva in palio la sua maschera, il secondo la sua capigliatura. Nonostante non pensassi veramente che una leggenda come Blue Demon potesse venire smascherata l'incontro è stato cruento e carico di pathos, combattuto senza esclusone di colpi dai due veterani. Wagner perde i suoi capelli, ma ha annunciato successivamente che si ritirerà solo nel 2020, quindi può essere che la fiada non sia del tutto conclusa.
In conclusione, quasi quattro ore volate via come un fulmine, che ci dimostrano che, per combattere la WWE a livello di offerta di prodotto, la soluzione sia una cooperazione sempre più stretta tra le altre principali realtà. Per ora i blocchi sembrano essere quindi due: AEW, Impact Wrestling e AAA da una parte e NJPW e ROH dall'altra.
A presto!

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