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giovedì 3 ottobre 2019

Prima Analisi Sulla "Guerra" Fra NXT e Dynamite

Prima Analisi Sulla "Guerra" Fra NXT e Dynamite
Considerazioni a caldo, anzi, a caldissimo, sul primo mercoledi della "guerra" fra la WWE, che propone 2 ore di NXT e la AEW, che debutta con Dynamite.

Sarò discretamente breve perché ho visto esattamente quello che mi aspettavo di vedere e quindi non posso che confermare quanto già detto venerdì scorso.

In casa WWE hanno proposto il solito show, questa volta però più simile ad un Takeover che non ad un normale episodio di NXT. Card stratosferica, lottato ai massimi livelli e da questo punto di vista batte a mani bassa Dynamite. Però, ed è il mio però fondamentale, è prettamente wrestling lottato senza alcuno (o poco) spazio all'entertainment. Si parte sul ring, con la solita illuminazione cupa, e si finisce sul ring.

In casa AEW invece, hanno proposto uno show a tutto tondo, sebbene con zero segmenti backstage ma con un discreto numero di segmenti parlati on stage. Onestamente mi aspettavo qualcosina di più sul lato di presentazione, ovvero far conoscere un po' il background dei protagonisti, magari con dei "video package" giusto per farti capire chi era chi. Questo ovviamente considerando lo spettatore casuale che per puro caso capitava su TNT, o comunque per coloro che del wrestling conoscono solo la WWE. Evidentemente Cody & Co. hanno pensato più allo zoccolo duro che non a conquistare eventuali nuovi adepti. Scelte, magari hanno ragione loro.

Quello che si è notato maggiormente, come prevedibile, è il roster mediocre. Ditemi quello che volete ma, per quanto bravo, far partire una nuova epoca con Sammy Guevara sul ring (in special modo se NXT apre col titolo con due pezzi da 90 come Adam Cole e Matt Riddle), seguito da un insignificante Brandon Cutler vs. MJF, non è il massimo.

La prima ora soffre enormemente ma, a ristabilire gli equilibri con NXT, arriva il primo match di qualità dove, forse un po' a sorpresa, PAC annichilisce Adam Page e si impone come figura di assoluto rilievo nella AEW. Scelta coraggiosa ma che già incuriosisce e non poco. Il punto di vera noia, personalmente, arriva con il match femminile per il titolo. Ammetto la mia ignoranza ma, prima della nascita della AEW, io non avevo mai sentito parlare né di Riho né di Nyla Rose. Un motivo ci sarà. Riho è brava ma non spiccica una parola di inglese e tempo fa l'avevo definita una bambolina giapponese fotocopia di Kairi Sane ma ancora più piccola. Per i miei gusti non è materiale per il titolo. E non lo è nemmeno Nyla Rose... A me che non frega niente di essere politically correct, infilare dentro la categoria femminile un uomo lo trovo altamente stupido, frega assai dei tempi moderni con le bandierine arcobaleno... Ma indipendentemente dal fatto che, come direbbe Feltri: "gli piaccia più leccare il bastoncino della platessa", lo/la trovo scadente anche come wrestler. E "casualmente", a NXT nello stesso momento c'era un ben più attraente Baszler vs. LeRae.

E siccome mi sto infilando in un ginepraio niente male, ne esco subito andando al main event. Un main event che faceva storcere il naso pure in fase di presentazione e che si è rivelato uno spot festival per Jericho, Jon Moxley e l'immancabile sorpresa questa volta firmata Jake Hager (l'ex Jack Swagger della WWE). Match non commentabile perché appunto i protagonisti o erano altrove a spaccarsi la schiena su un tavolo di vetro, oppure sono arrivati a match concluso col rissone finale. E' chiaro, la AEW da qualche parte doveva partire, però è apparso tutto discretamente confusionario e "Jerichocentrico". Da una parte mi verrebbe da dire che sono cose perdonabili e che si aggiusteranno col tempo, dall'altra che hanno avuto mesi e mesi di tempo per preparare un esordio epocale che invece è stato solo un... esordio. Intendiamoci, non male, quando però prometti mare e monti e invece mostri laghi e colline, se poi la gente non si strappa i capelli nell'attesa della prossima settimana, non ti lamentare.

E in WWE non è che abbiano fatto molto di meglio. Ripeto, un lottato coi fiocchi ma non puoi pensare di competere al rissone coi grandi nomi proponendo un main event targato Street Profits vs. "La parte che conta meno dell'Undisputed Era". E per l'appunto, come dicevo all'inizio, lo show è risultato dal punto di vista del lottato talmente alto che era tranquillamente paragonabile a Takeover. Ma quante volte potranno permettersi una card del genere andando in onda 2 ore a settimana?

Insomma, 1 a 1 palla al centro? Direi di sì. E non solo: qui sotto potete vedere le statistiche degli accessi ai 2 report su WrestlingAttitude.Com, se non è un pareggio questo... Curioso sarà vedere come sono andate le cose in TV. Personalmente, malgrado le pecche ho preferito Dynamite e, se NXT non cambia strada, suppongo sia una scelta definitiva. Leggendo i commenti su Twitter (dove invece Dynamite ha STRAVINTO la sfida in termini di trending), direi che questo è il pensiero comune.



Till next...


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