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venerdì 15 maggio 2020

Undertaker Torna a Parlare della Streak di WrestleMania

Undertaker Torna a Parlare della Streak di WrestleMania
In occasione della presentazione della mini-serie a lui dedicata, "Undertaker: The Last Ride", Undertaker è stato intervistato da Ariel Helwani di MMA Show.


Durante l'intervista che potete vedere in lingua originale a fondo pagina, Undertaker discute la decisione di porre fine alla "Streak" di WrestleMania per mano di Brock Lesnar a WM30, svelando come venne a conoscenza che sarebbe finita e se si trovò d'accordo con la decisione.

Ho sempre saputo che la "Streak" alla fine sarebbe finita, perché è così che funziona nel nostro lavoro, nessuno si può permettere di restare imbattuto.

Vince venne da me comunicandomi l'intenzione di far vincere Brock Lesnar. Malgrado in molti pensino che quella sia stata una decisione orribile, per me è stato sufficiente chiedere: sei sicuro, è questo quello che vuoi? Vince rispose: "Se non è Brock, chi altri può batterti?" E io risposi semplicemente, ok, facciamo come hai deciso.

Tanti pensano che io abbia il "potere" di dire questo sì o questo no. In effetti avrei potuto oppormi alla decisione, ma a quale scopo? Avessi detto no in molti sarebbero rimasti delusi dalla mia decisione. Cosa avrei dovuto fare, piantar grane se da una decisione non ne viene qualcosa a mio favore? Quello non sono io, il business viene prima di tutto.

Taker poi ricorda quello che è stato l'infortunio subito a WrestleMania 30 durante il match con Brock Lesnar, dove subì una brutta commozione cerebrale.

Ho avuto infortuni per tutta la mia carriera. Costole incrinate, piedi rotti, muscoli stirati. Mi è stato pure dato fuoco ma alla fine ho sempre portato a termine i miei match. Quella volta è stato diverso, mi sono detto: Wow, che cavolo mi sta succedendo, è la prima volta che mi sento così.

Di quel giorno ricordo solo che stavo parlando con mia moglie nel primo pomeriggio. Dopo c'è stato quel lungo processo in cui parlo coi dottori, mi alleno e mi preparo per il match. So di averlo fatto, così come so di essere salito sul ring con Brock Lesnar, ma non ricordo assolutamente niente. L'unica cosa che ricordo è di essermi svegliato attorno alle 4 del mattino in ospedale. Solo in quel momento ho preso atto di dov'ero e ricordato il mio nome. Mi sono sentito come se fossi una lampada, alla quale era stata staccata la spina. E' stato terribile.




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