Tra poche ore, in quel di Jeddah (per carità, non si può dire Arabia Saudita, altrimenti Vince si arrabbia!) The Undertaker farà ritorno sul ring e non in un match qualsiasi, bensì niente meno che contro Goldberg! Peccato che non siamo nel 1999, ma nel 2019 e, francamante, il mio interesse per questo incontro è pari a quello che ho per il Mondiale di calcio femminile: vale a dire assolutamente inesistente.
Perchè è vero che il wrestling è anche entertainment, ma è anche sport e questo la WWE sembra essersene dimenticata negli ultimi anni. Ci ricordiamo le ultime prestazioni in quel di Stamford di Hulk Hogan? Io purtroppo sì: due vittorie contro Shawn Michaels (che non la prese benissimo) e contro Randy Orton. E quest'ultima fu ancora più grottesca: l'Immortale era vistosamente zoppo, mentre la Vipera era di fatto il vice Cena. Il risultato del match non ebbe alcun senso, ma l'ego di Hogan lo impose e tanti saluti alla credibilità.
Però qui stiamo parlando del Phenom e da sempre il suo personaggio è una sorta di unicum nel mondo del wrestling: fin dal suo esordio nel 1990 abbiamo tutti tacitamente accettato che il suo personaggio non fosse come quello di chiunque altro. Mark William Calaway non è The Undertaker, tanto che anche la WWE ha sempre preservato la sua gimmick, rimanendo sempre ben attenta a non farcelo vedere mai fuori dal suo character. Ed è stato assolutamente corretto così. Sono cresciuto con il poster di Undertaker in casa perchè il Taker è arrivato che ero un adolescente di 15 anni ed il suo personaggio era perfetto per un teenager: non era buono, non era cattivo e sembrava uscito da un film di Sergio Leone, il classico giustiziere senza nome che arriva in una cittadina sperduta per porre in atto una propria vendetta personale. Il guaio è che poi io sono invecchiato, ma pure il Phenom lo è e anche il suo alone sovrannaturale ne è risultato di anno in anno sempre più scalfito, tanto che abbiamo assistito alla realissima morte del suo mentore Paul Bearer, mentre il fratellastro Kane è diventato persino sindaco.
Insomma era venuto il tempo pure per l'Undertaker di appendere il cappello al chiodo e non c'era momento migliore per farlo di WrestleMania contro Roman Reigns due anni fa. Poi però sono arrivati i soldi degli arabi lo scorso anno e anche oggi, perchè evidentemente pure gli sceicchi, esattamente come me, avevano il suo poster in cameretta.
E allora W The Undertaker, nonostante tutto! Perchè sono certo che, quando finalmente arriverà il meritato giorno del ritiro, ne sentiremo terribilmente la mancanza.
Nessun commento:
Posta un commento