Non sono uno che critica la WWE a prescindere, non lo sono mai stato. Ho iniziato a seguirla nel 1986 quando si chiamava ancora WWF, ho continuato a seguirla nel corso degli anni, mi sono comprato regolarmente i ppv su Sky e dal primo giorno sono abbonato al WWE Network. Anzi, sono assolutamente convinto che senza la WWE il wrestling non sarebbe il fenomeno popolare che è oggi e non so davvero se in Italia ce ne saremmo mai occupati senza il progetto imprenditoriale di Vince McMahon.
Ribadito questo, sono però convinto che ogni cosa vada fatta alla giusta età, pena il fatto di rendersi ridicoli e di oggettivamente nuocere al lavoro. E in questo Vince è molto "italiano" nei suoi atteggiamenti. In quale altra nazione se non la nostra del resto il potere viene mantenuto oltre ogni logico limite di età? Ne abbiamo esempi nei più svariati campi: politica, sport, spettacolo, cultura... In Italia non si è mai troppo vecchi per smettere e sempre troppo giovani per iniziare. E Vince sembra perfettamente esemplificare questo modo di vivere. La WWE è un colosso economico che non conosce quasi battute d'arresto, ma, allo stesso tempo, stiamo vivendo uno dei periodi più scadenti a livello creativo e ciò è proprio dovuto al fatto che il capo supremo vuole curare nei minimi particolari tutto ciò che vediamo dentro e fuori dal ring. E, mentre come manager i suoi risultati sono del tutto mirabili, altrettanto non si può dire della stesura delle storylines che, siamo tutti convinti, andrebbero decisamente meglio se affidate a Triple H.
Tutto questo per arrivare a dire che come è possibile che la WWE nel 2019 abbia pensato a quell'abominio che risponde al nome di 24//7 Championship? Ma sono davvero seri? Fanno presentare ad uno svogliato (non ci credeva manco lui) Mick Foley quello che è a tutti gli effetti l'erede del titolo Hardcore in era PG? E infatti a cosa stiamo assistendo? A delle scenette che sembrano la brutta coppia delle meno riuscite gag di Stanlio & Ollio, affidate per lo più a colui che è il Re del trash in WWE, vale a dire R-Truth! Scene pietose che non possono far ridere nemmeno il più stupido e meno smaliziato dei bambini ci vengono proposte in quasi tutti gli show, con risultati fantozziani, con tanto di escursioni sul campo da golf etc. etc., tutto con il risultato di umiliare wrestler più o meno meritevoli, perchè questo è ciò che ne deriva: non è un titolo in più che nobilita una carriera, ma lo sono i match, i promo, quel qualcosa di indelebile che ci fa ricordare Jake "The Snake" Roberts a distanza di anni, anche se in WWE non ha mai posseduto una cintura.
Ma tanto lo sappiamo tutti che Vince non cambierà mai e fino a quando sarà in grado di lavorare assisteremo ad altre magnifiche trovate come questa.
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