Ammetto che l'estate non è mai stata il mio periodo preferito per seguire il wrestling. Forse sarà perchè, avendolo iniziato a seguire negli anni '80, le trasmissioni su Italia 1 molto spesso si fermavano, io bambino avevo più tempo e voglia di stare all'aria aperta e, inoltre, pure il calcio si fermava.
Oggi invece, di fatto, non esiste una off season e, di conseguenza, vuoi per passione, vuoi perchè mi toccascriverci, non esiste nemmeno una off season dal wrestling nemmeno per me! E poi non basta la WWE: ora c'è la TNA, la ROH, la NJPW, la AAA, le varei indies e, dulcis in fundo, il lancio della AEW. Capirete bene, come in tutto questo baillame, quello che era una volta l'evento indiscusso dell'estate, SummerSlam, diventi un appuntamento come un altro. E questo non è che lo pensano solo i fans, o i detrattori della WWE: proprio la compagnia stessa sembra considerlarla una serata come un'altra. A dieci giorni dall'evento io francamente non ho ancora un motivo valido per vederlo. Ok, poi io lo vedrò ugualmente, ma io non sono uno spettatore medio di wrestling, tanto meno uno saltuario da coinvolgere solo nelle grandissime occasioni. E, fino a prova contraria, dalle parti di Stamford SummerSlam viene solamente dopo WrestleMania, per importanza. Ma quando la puntata di RAW Reunion viene presentata con più hype, ha senso ancora parlare dei Big 4?
Io sono affezzionato molto ai Big 4, lo confesso. Ogni sport ha i suoi grandissimi eventi, capaci di catalizzare l'opinione pubblica: il calcio ha le finali delle Coppe europee, oltre a Mondiali ed Europei, il tennis ed il golf hanno i tornei del Grand Slam, che sono appunto quattro come gli eventi più importanti dell'annata del wrestling. Ma WrestleMania, da almeno cinque anni, non è più un evento così memorabile, di SummerSlam ne sto appunto parlando e Survivor Series è stato più volte sul punto di essere cancellato. Resta la Royal Rumble, che è il mio preferito in assoluto, proprio perchè è una tipologia di match che sai che accadrà solo ed esclusivamente una volta all'anno... fino allo scorso anno, quando i petrodollari hanno smentito pure questo assioma.
Ed ecco che allora tutto assume la connotazione di evento di passaggio e viene a mancare quella sensazione di stupore che ci riporta tutti bambini. La soluzione? Da scrittore, mi perdonerete la deformazione professionale, la mia modesta soluzione sarebbe quella di suggerire di scrivere storie più interessanti. E' forse una banalità? Probabilmente sì, ma, senza una solida scrittura alle spalle, anche l'incontro da cinque stelle dopo un mese finisce sicuramemte nel dimenticatoio.
Vi auguro un buon weekend ed ora torno a bermi il mio cocktail sotto l'ombrellone! Magari... sono al caldo della città, ma come storyline era più accattivante.
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